Non dev'essere stato facile per Marc Webb dirigere un film su Spider-Man a pochi anni dalla trilogia di successo di Sam Raimi. Soprattutto quando questo film deve necessariamente ricominciare da capo tutta la storia riguardante le avventure di Peter Parker. Un lavoro simile a quello che è stato svolto da Christopher Nolan con Batman Begins ma, in un certo senso, più arduo visto che i film sull'uomo pipistrello precedenti a Begins sono stati davvero pessimi(BatmanForever e Batman & Robin).
In questo nuovo film si cerca dunque di creare nuovo interesse verso lo Spider-Man cinematografico, grazie a un'aspetto che nella trilogia di Raimi non è stato affrontato. Il rapporto di Peter con i suoi genitori e il mistero sulla loro scomparsa.
L'inizio del film, con Peter da piccolo che viene improvvisamente abbandonato dai genitori e lasciato con gli zii, sottolinea proprio questa voglia di aggiungere un po' di drammaticità alla vita del nostro eroe ed è un ottimo prologo per questo primo film. Il problema più grosso però è il fatto che il mistero della scomparsa dei genitori di Peter viene messo inaspettatamente in secondo piano per tutto il resto del film. Certo, il legame con il dottor Connors è dovuto al fatto che lavorava con il padre del protagonista ma finisce lì. La storia non evolve e non ci sono grandissime rivelazioni. Probabilmente le parti più succose le vedremo nei prossimi due film, ma questa scelta non fa altro che impoverire questo The Amazing Spider-Man.
La trama in generale è priva di spessore, forse a causa dei grossi tagli avvenuti in fase di montaggio. Molte scene viste nai trailer, infatti non sono presenti nel film uscito al cinema. Quasi tutte scene legate al mistero dei genitori di Peter.
Quel che rimane è la solita storia del supereroe con sensi di colpa, che deve affrontare il nemico di turno.
Tutto il resto sembra raccontato in modo superficiale e tutte le cose accadono perché devono esserci in un film di Spider-Man e non perché sono state pensate per essere integrate nella nuova storia.
Si può digerire il fatto di aver accelerato tutto il processo che vede Peter diventare Spider-Man, ma non si può soprassedere sulle relazioni poco curate tra i personaggi. Gwen ad esempio si innamora di Peter senza apparente motivo. Le piace perché si. Anche gli zii si vedono pochissimo e la morte di zio Ben non sembra una grandissima tragedia. Il dramma dovrebbe essere quello della ricerca della verità sulla scomparsa dei gentori, ma come si è intuito a questo punto, nel film sembra che a Peter interessi relativamente risolvere questo mistero.
Fortunatamente il film è tecnicamente su buoni livelli e gli attori fanno il loro lavoro egregiamente. Garfield è un ottimo Peter Parker dopotutto ed Emma Stone interpreta una Gwen Stacy comunque carismatica e credibile. Gli altri attori fanno un discreto lavoro, anche se i loro personaggi sono troppo stereotipati e poco approfonditi.
Il Dott. Connors è un buon personaggio ma Lizard sembra non convincere molto. Il Regista Marc Webb disse che il viso del mostro doveva essere di forma umana per far trasparire le emozioni ma, visti i risultati, avrebbe fatto meglio a portare su schermo un Lizard con un muso da rettile, così da renderlo più spaventoso e minaccioso.
Insomma Spider-Man è sempre Spider-Man, ma questo film sembra voler puntare un po' troppo su un target di giovanissimi piuttosto che sui fan dei fumetti o della vecchia trilogia di Raimi, sacrificando gli aspetti più profondi del personaggio.
Per chi, come me, non è rimasto completamente soddisfatto da questo film, non resta che attendere il Blu-Ray che conterrà sicuramente le scene eliminate, che magari lo migliorano un po'.
a me è piaciuto di piu della saga di raimi
RispondiEliminaA molti è piaciuto questo reboot.
RispondiEliminaIo resto convinto che dovevano osare di più.
Comunque sono fiducioso per il prossimo film, perché non ci sarà tutto il peso dovuto al racconto delle origini.